Il pulsare del cuore materno ha caratterizzato per nove mesi la vita di Roberto.
Non ha la luce che lo conforta, ma un battere continuo.
Con questo ritmo si nutre, si addormenta, si sveglia.
La pulsazione del suono ripetuto lo fa diventare giorno dopo giorno più grande, più completo.
Quello che lo rende sicuro e tranquillo è il ritmo del battito cardiaco materno.
E poi… all’improvviso, la piccola creatura, si ritrova sgattaiolato fuori.
Tra tutti i stimoli che lo circondano, quello che ricerca è di poter udire ancora il battito materno.
Roberto si sente al sicuro nel momento in cui è tenuto in braccio alla ricerca del battito cardiaco materno.
Si sente smarrito! La realtà intorno a lui è cambiata, ha perso il punto di riferimento.
L’unica cosa che può ridargli la pace è riascoltare il cuore materno che pulsa amore per lui.