METTIAMO IN SICUREZZA I LAVORATORIGiuseppe Milazzo dello Snals Confsal settore 

formazione professionale, nel rivolgersi all’Amministrazione Regionale sottolinea che la stessa, prima di introdurre riforme ed importanti innovazioni, debba occuparsi di porre in sicurezza il personale garantendo la continuità occupazionale, così come più volte sostenuto dal Governo Regionale, nonché di adottare provvedimenti atti a regolarizzare il pregresso economico spettante agli enti di formazione, affinchè questi possano pagare gli stipendi arretrati al personale.

In dettaglio, per quanto riguarda la parte economica, si chiede di:

A) accelerare i mandati di pagamento Avviso 20 a tutti gli enti di formazione, in modo che il personale possa percepire tutte le mensilità spettanti;

B) velocizzare l’iter di erogazione dei pagamenti;

C) affrettare l’iter per pagare l’integrazione regionale della cassa integrazione in deroga;

D) verificare le motivazioni in base alle quali l’Inps non eroga i fondi della Cassa Integrazione Guadagni in Deroga;

E) risolvere la problematica dei pagamenti del personale impegnato nei corsi di obbligo formativo. 

Ad oggi risultano ancora lavoratori che non percepiscono più di 18 mensilità.

Per quanto riguarda la garanzia della continuità occupazionale del personale, si chiede:

1) L’applicazione dell’Albo, di cui all’art. 14 della legge regionale 24/76, dare, la possibilità a ciascun lavoratore di potervi accedere per ispezionarlo ed aggiornarlo con eventuali nuovi titoli acquisiti, riqualificazioni e/o aggiornamenti effettuati;

2) l’elaborazione di una Circolare Assessoriale che evidenzia una direttiva chiara sulle procedure di applicazione della mobilità del personale della formazione professionale (bisogna ripartire dall’Allegato 12 del CCNL in sintonia e coerenza normativa con la legge regionale n. 25 del 1 settembre 1993 e la Circolare Assessoriale n. 10 del 5 ottobre 1994 e della legge regionale n. 23 del 23 dicembre 2002 art. 39. Quindi porre espresso divieto di licenziamento e di applicazione della legge n. 223/91, recepita nelle procedure della legge regionale n. 10 del 7 giugno 2011 e sua applicazione nella Circolare Assessoriale n. 22 del 12 agosto 2011 attraverso la legge n. 2/2009);

3) di procedere alla riqualificazione ed alla ricollocazione del personale ad oggi privo d’incarico e, a quello degli enti di formazione con procedura di revoca dell’accreditamento con il servizio sospeso o licenziati anche per giusta causa;

4) fornire una soluzione per l’immediato futuro del personale dal momento del completamento dell’Avviso n. 20/2011 (da maggio 2016 in poi), al fine di evitare che gli enti di formazione adottino procedure previste dalla legge n. 223/91, senza tenere conto del CCNL e delle Leggi Regionali.

Il Coordinatore regionale settore formazione professionale

Giuseppe Milazzo