Come valutate l’offerta sussidiaria e in genere i raccordi tra IP e IeFP?
Partendo dal presupposto che gli Istituti Professionali possono svolgere, in regime di sussidiarietà, un ruolo integrativo e complementare rispetto ai sistemi regionali di Istruzione e Formazione Professionale per il rilascio di qualifiche triennali e diplomi professionali quadriennali indicati negli Accordi di cui all’art.27, comma 2, del Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.226, riteniamo che l’offerta sussidiaria di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale presso gli Istituti Professionali ha la finalità di integrare, ampliare e differenziare il piano dell’offerta formativa nell’ottica della prevenzione e del contrasto alla dispersione scolastica. 

L’offerta sussidiaria degli IP sostiene e garantisce sul territorio regionale l’organicità dell’offerta dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale. 

I percorsi di IeFP dovranno essere finalizzati al conseguimento di qualifiche ascrivibili alle figure del Repertorio Nazionale dell’Offerta di Istruzione e Formazione Professionale.  

Le qualifiche proposte, per essere ritenute valide, dovranno essere strutturate secondo un’articolazione oraria ben definita ed essere attuate nel rispetto dei livelli essenziali.  

In particolare, per i livelli essenziali dei percorsi, occorre essere orientati al raggiungimento degli standard formativi minimi di base e tecnico-professionali definiti negli Accordi nazionali.

Sono le giovani generazioni quelle chiamate a interpretare e a governare il futuro e, per indirizzarle verso una legittima integrazione, la filosofia di lavoro dovrà tener conto del raccordo tra IP e IeFP come nuovo modo di operare proficuamente nell’interesse degli allievi. Infatti, riteniamo fondamentale e necessario che gli IP e l’IeFP continuino a lavorare in stretta sinergia, individuando le necessità del singolo utente, rapportandole all’interno della realtà socio-produttiva in cui lo stesso vive e si forma, in modo da offrirgli adeguati strumenti volti all’acquisizione di conoscenze e capacità. È chiaro che tale raccordo richiede una crescente e forte assunzione di responsabilità da parte del sistema produttivo affinché, anche le imprese, assumano il valore della formazione professionale quale valore prioritario e si impegnino, unitamente alla scuola e ai centri di formazione, nel compito educativo.

Sin dal periodo sperimentale, l’offerta sussidiaria ha dato impulso alla crescita e alla valorizzazione della persona nel pieno rispetto dei ritmi dell’età evolutiva, e tra le differenze e l’identità di ciascuno partecipante; ha promosso la cooperazione tra scuola e genitori chiamati ad una nuova partecipazione e responsabilità nella stipula dei contratti formativi; ha cercato di favorire la possibilità di scelta dei modelli orari e delle ore facoltative, sottolineando l’importanza della valorizzazione dei percorsi educativi extrascuola che possono coerentemente entrare a far parte del percorso formativo. 

L’offerta sussidiaria nasce con l’obiettivo di garantire ovunque ai giovani la possibilità di acquisire non solo un diploma professionale quinquennale ma anche una qualifica triennale e un diploma quadriennale. Nello specifico, i percorsi triennali regolarmente conclusi potranno successivamente svilupparsi in un quarto anno finalizzato al conseguimento di un diploma professionale di tecnico e, successivamente, poter raggiungere la maturità professionale. In questo modo l’offerta sussidiaria potrà permettere il riconoscimento di crediti spendibili sia per il conseguimento del diploma di istruzione secondaria sia di formazione professionale e comunque il riconoscimento del concetto di credito e di certificazione delle competenze.

Per garantire un crescente perfezionamento nell’erogazione delle attività, si auspica che le future novità legislative possano svilupparsi, nelle varie regioni, in maniera facile e snella facendo tesoro di quanto già esistente.

L’offerta sussidiaria e, in genere, il raccordo tra Ip e IeFP possono essere le fondamenta del ponte verso la formazione professionale superiore, di un trampolino che possa in prospettiva agevolare i giovani della formazione professionale di base dando loro la possibilità di essere lavoratori della conoscenza. 

È in questo modo che anche la FP può mostrare le proprie potenzialità nel dare risposta non solo ai fabbisogni formativi espressi dalle imprese ma, soprattutto, alle esigenze di crescita delle economie in una prospettiva, per l’individuo, di equità e di promozione sociale.