Dentro i palazzi del potere in questi anni si sono stratificate tantissime posizioni di potere e altrettanti privilegi.
I burocrati e la filiera di addetti che li affiancano a ogni livello sono inamovibili ed eterni. E non vale neppure il discorso delle competenze. Certamente molti alti funzionari pubblici sono tecnici di buono o ottimo livello. Ma in nessuna azienda privata otterrebbero un trattamento economico così elevato, unito alla garanzia assoluta del mantenimento del posto di lavoro e del livello salariale qualunque cosa accada. A ciò si aggiunga poi il fatto che per una sorta di equa ripartizione dei privilegi i trattamenti di favore nei palazzi del potere non sono quasi mai un’esclusiva dei vertici ma, a cascata e in modo proporzionale, vengono estesi a tutti i livelli, dai quadri fino agli uscieri. Un modo, anche questo per cementare il consenso e il senso di appartenenza al palazzo e alla casta.
Quanto ci vorrà per sgretolare questa diffusa rete di privilegi?