Molti esseri umani utilizzano la menzogna contro i propri simili per colpirli, offenderli, screditarli, diffamare, condannarli ingiustamente.

Alcuni lo fanno per il piacere di criticare, altri, per sentirsi migliore nei confronti di qualcuno;

altri, ancora, svolgono queste deleterie azioni  per colpire volontariamente alcune persone.

La motivazione che spinge le persone a protendere queste maldicenze è data dall’invidia, dalla cattiveria, dal mormorio, dal pettegolezzo, da chi trama il male, da chi odia per raggiungere ed ottenere degli obiettivi perversi, dalla semplice antipatia generata da qualsiasi principio.

Questo modo di vita è originato dai mass- media, che suggestionano lo status degli esseri umani, prendendo esempi dai luoghi comuni e dalle persone in vista come i potenti e i politici.

Nonostante, queste persone, appaiano “contrassegnati”, dall’opinione comune, come approfittatori disonesti di beni altrui, i sentimenti espressi da alcune persone potrebbero essere di giustizia o di invidia per non essere al posto loro  e poter “usufruire” della loro posizione.

Bisogna evitare di criticare o di insultare chiunque con intenzioni cattive o con una visione negativa delle cose. Le parole dette in male modo fanno soffrire e l’uomo sereno si sentirà a disagio nel momento in cui l’atmosfera diventa irrespirabile.